L’interruzione dell’attività si conferma, a livello globale, il rischio più temuto dalle aziende negli ultimi anni (riferimento dati Allianz Risk Barometer 2018 che ha coinvolto 1911 esperti di 80 Paesi).
L’interruzione dell’attività si conferma, a livello globale, il rischio più temuto dalle aziende negli ultimi anni (riferimento dati Allianz Risk Barometer 2018 che ha coinvolto 1911 esperti di 80 Paesi).
L’aumento delle minacce informatiche (il Cyber Risk si colloca al secondo posto) e l’evolversi delle tipologie di rischio rendono infatti la business interruption, il rischio più temuto dal 42% dei rispondenti nel 2018.
L’assicurazione contro i danni da interruzione di attività (comunemente noti come “danni indiretti”) tutela dal rischio di veder diminuire o cessare il reddito dell’impresa in seguito ad un sinistro ovvero permette di tenere indenne l’assicurato dalle conseguenze economiche causate dall’interruzione dei ricavi operativi, nel periodo in cui la produzione è sospesa totalmente o parzialmente.
Le valutazioni inerenti all’interruzione di attività non sono immediate infatti traggono origine da modelli tecnico-economici ed econometrici che per natura rappresentano un’entità intangibile rispetto al valore dei beni fisici; per tale motivo per affrontare l’argomento occorre un’analisi tecnica ed economica altamente professionale. Se, a causa di un danno materiale diretto, l’attività dell’impresa si interrompe del tutto o in parte, il danno indiretto può assumere svariate forme, quali la riduzione dei ricavi per effetto delle minori vendite, la prosecuzione dei costi fissi e di quei costi variabili indispensabili alla sopravvivenza dell’azienda, l’aumento dei costi di esercizio o delle spese supplementari per evitare o ridurre gli effetti dell’interruzione di attività, della perdita di immagine e di opportunità.
Agree srl offre in questo ambito un team di altissima competenza che ricomprende al suo interno anche figure professionali specifiche (commercialisti) in grado di analizzare puntualmente, efficacemente e criticamente i dati economici dell’azienda dai quali si parte per la definizione dei danni. Se infatti le formule a percentuale (che prevedono che l’indennizzo del danno indiretto sia calcolato come percentuale del danno diretto, solitamente il 10-20% di quest´ultimo) o le formule a diaria (che per ogni giorno di inattività totale prevede vengano liquidate somma prefissate) sono di semplice applicazione nelle polizze specialistiche, quando l’obiettivo è assicurare i costi fissi che l´azienda deve sostenere durante il periodo di inattività (totale o parziale), ed il mancato utile (metodo del margine di contribuzione) occorrono complesse valutazioni tecnico-economiche peraltro necessarie e ricorrenti anche nei danni da RC che investono, oltre danni diretti, anche conseguenze indirette. Le perizie relative ai danni indiretti vengono quindi svolte, nei casi di maggiore complessità, assieme allo studio commerciale e legale Baldi & Partners che attraverso l’associazione a GGI di risolvere eventuali specifiche problematiche su scala globale. Tutte e perizie relative alla business interruption possono essere fornite anche in lingua inglese.